giovedì 14 gennaio 2010

Che farò da grande? Il costruttore di gambe!



Dove vi immaginate a vent'anni da ora? Chiusi in un ufficio dalle pareti bianche, con colonne di documenti che dominano la scrivania in legno? Oppure fuori dall'atmosfera terrestre, a guidare una navicella? O magari circondato da robot che vi aiutano ad operare un paziente? Eh già, secondo una commissione scientifica inglese, gli ultimi due scenari saranno più che plausibili.

Il governo oltre la Manica ha richiesto dalla compagnia Fast Future la preparazione di un rapporto che descriva i nuovi lavori che si potranno intraprendere dal 2030. Con l'aiuto di esperti in tecnologia e futuristi, sono affiorati risultati davvero interessanti.

Addio al medico di famiglia e al suo stetoscopio: i robot ci chiederanno di tossire e dire trentatré, mentre il dottore sarà dietro il computer a dirigere il tutto.

Col turismo spaziale che si espanderà, di certo non ci troveremo senza piloti di navicelle. Anzi, andrà proprio in voga guidare veicoli così in altro da poter vedere l'intera Africa e Asia dal finestrino.

Inoltre, nuovi tipi di business arriveranno, che avranno un forte impatto non solo nel nostro portafogli, ma anche nello sport da professionisti. Ad esempio, invece di aspettare che un giocatore di calcio si consumi una gamba, perchè non costruirne una di ricambio subito e poi sostituire la vecchia ai primi segni di fiacchezza?

Se già si spendono € 80 milioni per un giocatore, qualcosina in più per una gamba nuova non dovrebbe essere un problema...

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